Programma di allenamento di 3 mesi contro il fumo

Ciao a tutti e buona domenica , hai già smesso di fumare ,ancora no ? Bene se ne avessi l'intenzione  leggi questo articolo :

Programma di allenamento suddiviso in 3 mesi basato sul lavoro aerobico ad un frequenza cardiaca pari al 65/70%. Questo programma di allenamento favorisce il rilascio dei mediatori del benessere.

Una volta effettuati questi test e preso atto dei risultati e delle relative valutazioni si può stabilire un programma di allenamento comune per tutti i soggetti conformi ai requisiti necessari per poter affrontare questo programma. Il programma di allenamento si basa sul lavoro di tipo aerobico portando la Frequenza Cardiaca intorno ai 65/70% della Frequenza Cardiaca Massima.
Secondo alcuni studi scientifici, questa soglia di allenamento stimolerebbe il sistema nervoso centrale per fare in modo che si favorisca il rilascio dei mediatori del benessere come la serotoninadopamina e noradrenalina.
In questo programma vengono preposti degli esercizi che servono a rinforzare i gruppi muscolari come pettorali dorsali e spalle, aumentando le prestazioni fisiche del soggetto in modo da innalzare la soglia di resistenza alla fatica muscolare.
Questo programma si svolge in un arco di tempo di 3 mesi.

Primo mese

Giorni: Lunedì - Mercoledì - Venerdì
DISTRETTO MUSCOLAREESERCIZIO
Riscaldamento10 minuti di Tapis Roulant o Cyclette
Addominali3 serie per un massimo di 25 ripetizioni
Addominali3 serie per un massimo di 25 ripetizioni
Arti inferioriLeg Press, 3 serie da 15 ripetizioni
DorsaliLat Machine, 3 serie da 15 ripetizioni
SpalleShoulder Press, 3 serie da 15 ripetizioni
PettoraliChest Press, 3 serie da 15 ripetizioni
Cyclette, 20 minuti ad una frequenza cardiaca massima di 65/70%
Stretching

Fumo e attività motoria

Ciao a tutti ,buonissima giorata ,e buon monossido a tutti ,che ne diresti se oggi ti chiudessi in una stanza con lo scpamento della macchina acceso e ti costringessi a respirare a pieni polmoni ?
No non ti andrebbe ?Bene la buona notizia è che non ho nessuna intenzione di farlo ,la cattiva
pero' è che se sei un fumatore ai mè ,lo farai da solo senza che ti costringa nessuno !
Buona lettura .
Lo sport ha lo stesso effetto di stimolo dei mediatori del benessere e serve per resistere alle crisi di astinenza.
È un aneddoto che, come tutti quelli che si tramandano, nasconde all'origine il suo briciolo di verità. Secondo una leggenda risaputa tra chi si occupa di lotta al fumo, mezzo secolo fa le spedizioni alpinistiche reclutavano i partecipanti tra i fumatori, perché si riteneva avessero una maggiore attitudine e consuetudine alla carenza di ossigeno.
Il dettaglio verosimile ed interessante della vicenda è la mentalità che si può leggere tra le righe dell'episodio. La convinzione che l'attività fisica possa controbilanciare i danni dal fumo è dura da combattere.
È vero l'esatto contrario: i fumatori sono penalizzati in partenza perché il monossido di carbonio (CO: prodotto della combustione come il gas di scarico delle automobili) riduce l'ossigenazione del sangue, provoca un incremento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa e riduce la capacità respiratoria complessiva.
L'attività fisica, al contrario, diventa fondamentale quando si è deciso di smettere perché il movimento da un aiuto immediato e apporta una serie di benefici. Dopo 2 soli giorni dall'ultima sigaretta, la nicotina ed i suoi metabolici spariscono dall'organismo, ma già dopo 12 ore i polmoni funzionano meglio.
Lo sportivo ha l'immediata consapevolezza che c'è in atto un miglioramento e questo rinforza la sua decisione e lo aiuta a perseverare.
Inoltre la produzione di endorfine, stimolata dall'attività fisica, può aiutare ad arginare la mancanza di fumo; infatti lo sport ha lo stesso effetto di stimolo dei mediatori del benessere e serve per resistere alle crisi di astinenza.

Effetti a lungo termine del fumo sullo sportivo

Ciao a tutti buona e meravigliosa giornata,mentre stai pensando di accenderti una sigaretta o se l'hai già fatto leggi qui :

  • riduzione cronica della funzione respiratoria e possibile ritardo dello sviluppo e della crescita delle funzioni polmonari
  • infezioni dell'apparato respiratorio, asma e ostruzioni bronchiali causate da un'alterazione dei processi grazie ai quali le cellule dei bronchi riescono a espellere insieme al muco, i virus e gli altri agenti inquinanti
  • disfunzione della frequenza cardiaca sia a riposo sia sotto sforzo. Quando è a riposo, infatti, il cuore deve lavorare più duramente per distribuire il sangue a tutto il corpo; durante l'esercizio fisico, invece, il cuore di un fumatore non riesce a pompare efficientemente il nutrimento e l'ossigeno supplementari richiesti dai muscoli
  • aumento del rischio di cancro al polmone e agli organi dell'apparato respiratorio (una probabilità reversibile in un tempo che va dai 7 ai 10 anni dal momento in cui si smette di fumare)
  • incremento della tosse, dell'escreato, del respiro ansimante
  • raddoppia la probabilità di incorrere in infortuni durante gli esercizi
  • aumenta il tempo di guarigione delle ferite: i fumatori, ad esempio, con fratture della tibia hanno bisogno di 4 settimane in più rispetto ai non fumatori per guarire e, a volte, non guariscono del tutto
  • difficoltà a controllare il proprio peso. In particolare gli uomini che fumano hanno un dispendio energetico giornaliero minore rispetto ai non fumatori. Inoltre la distribuzione del grasso nel corpo dei fumatori può avere implicazioni avverse sulla salute

Effetti a breve termine del fumo sullo sportivo

ciao e buon giorno ti sei già accesa la prima sigaretta della giornata? Leggi questo :
  • maggiore affaticamento. Si riduce infatti il tempo di esaurimento delle energie fisiche in esercizi a sforzo continuato (Il monossido di carbonio disturba la funzione dell'emoglobina del sangue, occupando lo spazio in cui viene trasportato l'ossigeno. Di conseguenza i muscoli si stancano più rapidamente)
  • l'ossigeno non riesce a raggiungere i muscoli. Si produce un'intossicazione da monossido di carbonio e un blocco parziale dell'emoglobina, la proteina che trasporta l'ossigeno ai muscoli
  • diminuisce il flusso del sangue ai muscoli, ma anche al cervello e all'apparato cardiovascolare (I polmoni producono catarro e respirare diventa più difficoltoso)
  • si riduce la ventilazione polmonare, ossia il volume complessivo di aria immessa nei polmoni
  • sfruttando meno il metabolismo aerobico si deve ricorrere a quello anaerobico: da qui una precoce formazione dell'acido lattico, una specie di “scoria” che intossica i muscoli
  • si altera il sistema nervoso. La nicotina agisce come una sostanza antistressante, ma altera le condizioni biologiche dell'organismo
  • fumare sovraccarica il cuore e il sistema circolatorio, quindi aumenta la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa

Danni del fumo sullo sportivo

Ciao a tutti ,sei un fumatore ? Quante ne fumi  ? Bene, leggi questo!
Chi fa sport, e ci tiene a farlo al massimo delle proprie capacità, non può fumare: il fumo, infatti, incidendo negativamente sul fiato e il rendimento muscolare, è causa di un minore rendimento sportivo.
Purtroppo però i grandi eventi sportivi diventano per le multinazionali del tabacco un potente canale pubblicitario. Le marche di sigari e sigarette sulle magliette degli sportivi e negli spazi pubblicitari degli stadi sono portatrici di veri e propri messaggi subliminali per gli spettatori seduti sugli spalti e per quelli incollati agli schermi televisivi.
Veniamo indotti a credere che il fumo non sia poi così pericoloso se è una competizione sportiva a farsene promotrice. La verità, invece, è che fumo e sport sono inconciliabili, per due ordini di motivi. Perché il fumo altera pesantemente ogni performance sportiva e perché "l'esercizio fisico non protegge in alcun modo dal rischio che un fumatore abituale ha di ammalarsi di cancro al polmone".
Ma le cose stanno cambiando. Il mondo dello sport ha capito di poter vivere anche senza i soldi delle multinazionali del tabacco, e di poter fare molto per il bene delle future generazioni. Dando di sé un'immagine pulita, senza lasciare spazio a mistificazioni e superficialità. Per questo nel corso degli anni le federazioni sportive hanno promosso manifestazioni e campagne contro il fumo e i "divi" dello sport si sono fatti ambasciatori di uno stile di vita "smoke-free".

La forza speciale

Ciao a tutti e buonissima giornata ,oggi pariamo del gesto specifico.
La forza speciale o forza specifica rappresenta la forza espressa in un gesto atletico particolare, che può essere un movimento tipico di un determinato sport o un movimento tipico di un particolare lavoro manuale (per esempio tagliare la legna o zappare). Questo tipo di forza  nel contesto sportivo viene considerata come la forza caratteristica di un determinato sport come la capacità di colpire un avversario. Nell'allenamento funzionale è possibile allenare direttamente la forza speciale di qualunque sport o lavoro che sia utilizzando esercizi che simulano i gesti in questione.
Ricorate  che per allenarsi al meglio bisogna avere un atteggiamento concentrato e rilassato ,essere presenti focalizzati sul gesto,ecco perche' e consigliabile avere un allenatore personale ,che ti segua per aiutarti a esprimere  al massimo la resa dell'alenamento ,sarebbe meglio anche abbinare esercizi yoga e di respirazione per aiutarti a concentrarti meglio .

La forza articolare

Ciao a tutti , buonissima giornata per allenarsi a casa o in palestra oggi ,vediamo un altro aspetto della forza su cui si basa l' allenamento funzionale ,sicuramente se non siete esperti un allenatore personale sarebbe meglio ,che vi segua,per far migliorare la forma fisica  e vi stimoli quando non abbiate voglia di allenarvi,non solo con esrcizi fisici e anche con esercizi di respirazione e rilassamento ,buona lettura.
La forza articolare viene generalmente poco considerata, ma è una condizione indispensabile nell'allenamento funzionale. Questo perché la forza articolare è data dalla capacità di una determinata articolazione di sostenere un esercizio o un determinato carico in una determinata posizione. Questo concetto è decisamente al di fuori delle idee di allenamento tradizionale e di fitness e body building delle palestre. In realtà è un problema che non si pone nelle metodiche di lavoro classiche in quanto negli esercizi di potenziamento classici i movimenti sono sempre molto semplici e sono generalmente i muscoli a non riuscire a sostenere un carico. Nel caso di esercizi più complessi ciò non è sempre vero e a volte succede che in un movimento che coinvolge diverse articolazioni si può verificare una situazione in cui è solamente una di esse a non riuscire più a sostenere l'esercizio. Per chiarire questo concetto useremo un esempio: eseguendo uno Snatch con Kettlebell con elevato carico è possibile che la spinta generata dal corpo sia sufficiente a mandare il peso nella posizione di arrivo, però l'articolazione della spalla non riesce a stabilizzare la posizione e non si riesce a chiudere la ripetizione. Questo avviene perché la forza articolare della spalla non è sufficiente a bloccare l'attrezzo sopra la testa. In pratica i muscoli stabilizzatori dell'articolazione, quindi non si parla solo dei grossi fasci muscolari forti, ma anche di quelli più piccoli come la cuffia dei rotatori ed altri, non riescono a sostenere l'esercizio. Così non è possibile chiudere la ripetizione perché l'articolazione scapolo-omerale non è in grado di bloccare il peso. Come si evince dall'esempio la forza articolare è comunque data da muscoli e non solamente dai tessuti articolari in genere quindi è naturale che anche in questo caso si parli di capacità muscolari anche se la definizione può essere fuorviante, la differenza è data dal fatto che un esercizio diviene difficoltoso non tanto per l'incapacità di vincere la resistenza, ma per l'incapacità di controllare il movimento.
L'allenamento funzionale è particolarmente indicato per sviluppare questo tipo di forza, in quanto buona parte degli attrezzi utilizzati comporta carichi sbilanciati, impugnature di varia natura e forma, si eseguono esercizi molto variegati con traiettorie che utilizzano tutto il ROM delle articolazioni e spesso si utilizzano esercizi in cui il carico viene gestito da un solo braccio. Tutto ciò permette di sviluppare al meglio le capacità articolari di spalla, gomito e polso.

esercizio per rilassarsi e calmare la mente.

  • Ciao voglio regalarti un esercizio veloce veloce .Inizia con chiudere gli occhi porta la mano destra sull 'ombelico, la mano sinistra sopra alla destra , inspira e ritrai l'addome ,espira e gonfialo all'infuori, esegui una 20 di volte ,concentrati sull'addome ,ora quando hai finito ,inspira lentamente contando fino a 7 ,trattieni il fiato 11 secondi ,espira lentamente per 7 secondi . fai questo esrcizio almeno 7 volte . è molto potente a me rilassa tantissimo . fammi sapere se per te funziona ciao a presto

difesa personale


La resistenza alla forza veloce

Ciao a tutti ,un altro aspetto della forza veloce è la resistenza ad essa :
La resistenza alla forza veloce è la capacità di esprimere elevati livelli di forza esplosiva o veloce per un tempo prolungato.
Per condizionare questa qualità atletica è necessario svolgere esercizi con carico moderato(30/45% del massimale) mantenendo un esecuzione alla massima velocità, eseguendo un numero elevato di ripetizioni (dalle 20 in su).
Anche in questo caso un attrezzo come la fune risulta particolarmente efficace nell'allenamento.
Le pause dovranno essere come per la forza esplosiva complete .

La forza resistente

Ciao a tutti ,oggi continuiamo a parlare di forza ,e in particolare vedremo come aumentare la nostra resistenza ,nelle arti marziali e negli sport da combattimento anche se necessitano di piu esplosivita'è necessario sviluppare anche la resistenza,quindi bisognerà strutturare l'alenamento ciclicamente verso quest'ultima .
La forza resistente è la capacità del muscolo di produrre forza, quindi contrazioni, per un tempo lungo.
La definizione stessa di questa qualità comporta l'introduzione della variante tempo, nel senso che a seconda di quanto tempo o ripetizioni si vuole prolungare il gesto vi sarà l'espressione di una forza diversa (posso eseguire 20 ripetizioni con un certo peso, ma sicuramente per eseguirne 200 questo carico deve essere ridotto).
Quindi la forza resistente è una funzione del tempo e come tale deve essere considerata.
Per migliorare la forza resistente si possono usare:
  • esercizi con carichi medio/ bassi con un numero elevato di ripetizioni (dalle 20 in su), utilizzando eventualmente anche circuiti  o sequenze di esercizi senza riposo e time working (lavoro a tempo) in cui si esegue un esercizio per un certo tempo senza contare le ripetizioni
  • esercizi con carichi maggiori con intermedio numero di ripetizioni (10/15) tenendo breve recupero tra le serie (20/40) secondi, anche in questo caso è possibile usare circuiti, esercizi in sequenza e time working eseguendo serie da tot ripetizioni con breve recupero per un determinato tempo senza contare le serie
Questo tipo di lavoro permette di aumentare le capacità di lavoro del corpo riducendo l'accumulo di acido lattico, migliorando le capacità di produzione di neurotrasmettitori la cui carenza risulta responsabile del senso di fatica e migliorando le capacità cardiovascolare anch'esse coinvolte intensamente in questa forma di attività.

La forza veloce

ciao a tutti , oggi faremo un accenno su un modo di allenarsi che va benissimo per chi pratica sport da combattimento e arti marziali ,e non solo ,è adatto anche a chi vuole perdere peso ,buona lettura .
Per forza veloce si intende la capacità di superare resistenze moderate con un'elevata velocità di contrazione. Anch'essa viene utilizzata negli sport di situazione. La forza veloce si può allenare tramite l'uso di carichi leggeri (30/45% massimale) eseguendo movimenti alla massima velocità possibile, inoltre la serie deve essere terminata quando la velocità d'esecuzione inizia a diminuire. Esistono attrezzi come la fune che si prestano maggiormente all'allenamento della forza veloce in quanto presentano un basso carico e la possibilità di eseguire .Una cosa importante sono le pause tra un esercizio e l'altro che dovranno essere circa 3 volte la durata dell'esercizio ,per permettere il recupero completo.

La forza esplosiva

La forza esplosiva è una manifestazione di forza massima sprigionata con estrema rapidità. Si può definire come accelerazione della forza ossia capacità di imprimere una forza elevata in tempi brevi.
Viene definita anche potenza in quanto la forza esplosiva corrisponde alla capacità di eseguire un esercizio, quindi lavoro (L), in un tempo breve (t), o ancora sviluppare forza (F) ad elevata velocità (v), essendo il lavoro dato dalla forza x lo spostamento:
P = L / t = F x s / t = F x v
La forza esplosiva nell'attività sportiva corrisponde anche all'energia cinetica ossia l'energia  necessaria  per portare un corpo ad una certa velocità:
Ec = ½ x massa x velocità2
Se lancio un peso verso l'alto questo continuerà a salire fin tanto che non si sarà esaurita la sua energia cinetica che agisce contro gravità. 
La forza esplosiva si allena in due modi diversi:
  • con carichi massimali e sub-massimali attraverso un basso numero di ripetizioni in esercizi che prevedono lo spostamento di un carico e richiedono movimenti secchi e rapidi per essere svolti
  • con gesti a carico naturale o con sovraccarico leggero o a carico moderato, attraverso un numero medio di ripetizioni in esercizi che prevedono lo spostamento del corpo o dell'attrezzo attraverso movimenti rapidissimi (salti, lanci)
Allenare la forza esplosiva è fondamentale in tutti gli sport che necessitano di gesti rapidi  o potenti per superare un avversario o colpirlo efficacemente oppure che utilizzano una palla. Sostanzialmente la forza esplosiva è la forza utilizzati dagli atleti nella pratica di discipline ad impegno energetico anaerobico o misto come tutti gli sport di situazione.

La forza relativa

Per forza relativa si intende la forza massima che un atleta può esercitare in rapporto al proprio peso corporeo.
Fr = Forza assoluta / Peso corporeo
Questo tipo di forza si determina come la forza assoluta e di fatto si differenzia per ogni esercizio, si distingue però per il fatto che viene messa in relazione al peso corporeo.
Viene spesso considerata una valutazione più oggettiva della capacità dell'atleta in quanto è ovvio che persone più pesanti sono in grado di esercitare maggiori livelli di forza, pertanto mettere questa capacità in rapporto al peso determina un analisi più reale delle capacità fisiche.
Nell'allenamento funzionale, come nel preatletismo, questo concetto risulta particolarmente importante in quanto l'atleta deve imparare in primo luogo a gestire i propri movimenti nello spazio e diconseguenza a spostare il proprio corpo, quindi la forza necessaria per fare ciò è sicuramente da mettere in relazione al peso corporeo.

La forza assoluta

Con il termine forza assoluta si intende la massima tensione muscolare che il corpo può esprimere in una contrazione.
Di fatto ogni esercizio con resistenza esterna, quindi con sovraccarico presenta una sua forza assoluta che corrisponde ad il massimo carico che la persona riesce a sollevare per un'unica ripetizione. Pertanto si può dire che esiste una forza assoluta per ciascun esercizio, in pratica però in termini atletici si considera tale solo quella sviluppabile negli esercizi base come squat, stacchi e distensioni su panca. Questo perché l'idea di forza assoluta rappresenta la capacità del corpo nel suo insieme e per essere considerata tale si deve utilizzare come riferimento un esercizio che utilizza il corpo in maniera completa.
La forza assoluta dipende da due fattori fondamentali:
  • numero di ponti di actina-miosina reclutabili
  • capacità di una frequenza di impulsi nervosi di attivare simultaneamente il maggior numero di unità motorie e di gruppi muscolari
Altri fattori prettamente biomeccanici non vengono considerati in quanto non sono modificabili dall'allenamento: lunghezza delle leve, spessore tendineo, punto di inserzione tendinea, dimensione delle ossa ecc.
Per allenare la forza assoluta è necessario eseguire esercizi con carico massimale o sub massimale per un basso numero di ripetizioni.  Oppure agendo sul secondo parametro dell'equazione F= m x a, quindi l'accelerazione, è possibile allenare la forza anche con carichi inferiori 70/80% del massimale eseguendo ripetizioni alla massima velocità possibile.

Le capacità atletiche

Il corpo umano durante l'attività motoria utilizza il proprio apparato locomotore in diversi modi, a seconda di ciò che sta facendo esegue gesti che richiedono capacità diverse. Queste capacità si possono definire appunto come capacità atletiche, ovvero quelle caratteristiche specifiche che l'atleta utilizza ed allena eseguendo determinati movimenti.
Un allenamento deve essere finalizzato a condizionare una o più di queste capacità e per fare ciò non è possibile utilizzare esercizi di isolamento muscolare o eseguire attività aerobica a bassa intensità. Anche se l'obiettivo principale del praticante attività motoria è semplicemente tonificare il gluteo o favorire la riduzione della ritenzione idrica come generalmente avviene in un centro fitness, è indispensabile ragionare in termini atletici. Agire con l'idea del gluteo lavorato in isolamento è decisamente inefficace,  questo approccio all'allenamento è l'antitesi dello sport! Invece il condizionamento atletico come obiettivo primario dell'allenamento è ciò che deve cercare chi fa attività fisica, perché soltanto migliorando le capacità fisiche si migliora realmente l'organismo ed anche chi si avvicina allo sport per mire prettamente estetiche deve capire che queste sono solo e sempre una conseguenza delle altre: non è possibile rassodare i glutei se non si diventa più forti, non è possibile ridurre la ritenzione idrica se non si attivano i processi di smaltimento metabolico condizionando il microcircolo ed il sistema cardiovascolare. Lavorando in modo appropriato, cioè condizionando il corpo, anche i risultati estetici arriveranno più rapidamente.
Allo stesso tempo è impensabile credere che sia possibile divenire più forti eseguendo delle flessioni delle braccia che attivano solamente i bicipiti: la forza è data dalla capacità di utilizzare il maggior numero di muscoli possibili sinergicamente, pertanto non si tratta di dividere il corpo in pezzetti ed allenare ciascun pezzetto pensando che poi tutti questi pezzetti siano in grado di organizzarsi da soli quasi per magia e di attivarsi all'unisono. Anche questa idea di condizionamento è assolutamente sbagliata, infatti per riuscire a coinvolgere sinergicamente diversi muscoli in catena cinetica e fare sì che la coordinazione tra di essi sia massima bisogna abituarli a lavorare insieme, quindi per aumentare la forza è indispensabile utilizzare esercizi complessi che reclutano intere catene cinetiche o addirittura diverse catene cinetiche sinergicamente.

Migliorare la condizione fisica per fini sportivi

L'allenamento funzionale si può utilizzare per fare preparazione atletica per qualunque sport. La versatilità di questo metodo di allenamento e la possibilità di eseguire esercizi in grado di simulare la gestualità tecnica di qualsiasi disciplina sportiva permettono di usare l'allenamento funzionale per migliorare la condizione atletica di atleti di ogni tipo.
Ricordo come in qualunque sport l'atleta si trovi a dover fronteggiare avversari ed a competere muovendosi liberamente nello spazio (escludendo qualche caso come il ciclista), per questa ragione l'allenamento con le macchine da palestra risulta molto limitante, mentre come già ampiamente ribadito la prerogativa del funzionale rimane quella di allenare il corpo senza l'uso di attrezzature vincolanti, quindi di utilizzare esercizi molto più simili a quelli sportivi.

Migliorare la condizione fisica per fini prettamente estetici.

Molte persone si avvicinano all'attività motoria con fini prettamente estetici: dimagrire, tonificare, rassodare, togliere i cuscinetti, le maniglie dell'amore, la pancia, la cellulite, la ritenzione idrica ecc. È indispensabile capire che il raggiungimento di risultati prettamente estetici è raggiungibile solamente condizionando il corpo! è impossibile scindere le due cose! Eppure in ogni centro fitness questo è ciò che viene proposto: l'esercizio per il gluteo, il corso per gli addominali, la seduta dimagrante di camminata e cyclette, i costosi trattamenti estetici miracolosi.
Questo approccio all'allenamento non può portare a nessun risultato concreto:
  • il corpo dimagrisce perché viene attivato il metabolismo
  • i muscoli si tonificano perché aumenta la loro forza
  • i glutei divengono più sodo perché aumentano le capacità di contrazione
  • la pancia sparisce perché il corpo dimagrendo toglie grasso nelle zone di deposito
  • gli addominali si rassodano perché lavorano come stabilizzatori nell'esecuzione di esercizi complessi in stazione eretta
Questi sono solo alcuni esempi, è importante prendere coscienza che i risultati estetici sono la conseguenza di condizionamenti atletici, le due cose non si possono separare, non è possibile tonificare glutei o adduttori usando macchinari di isolamento, l'unico modo per raggiungere questo risultato è eseguire esercizi multi articolari e cercare di incrementare il carico di lavoro (squat, stacchi, Snatch ecc.).
L'allenamento funzionale può essere indirizzato all'ottenimento di risultati estetici, ma per fare ciò si articola comunque sul condizionamento atletico generale.

cinque tibetani :quinto rito.

5
Posizione base: 
prona, il contatto con il suolo è dato dai piedi a dita flesse (vedi esercizio 2) e dai palmi rivolti in avanti. Testa rivolta all'indietro. Il bacino gli arti inferiori sfiorano il suolo senza toccarlo.
Azione:
spingere il suolo con le mani e sollevare il bacino, flettendo l'addome, inspirando. Espirare tornando alla posizione base.
Conviene eseguire il movimento (ma vale anche per tutti gli altri!) a piedi scalzi e su superficie non sdrucciolevole,mantenere il respiro fluido ,non trattenerlo .Consigli utili: eseguire all' inizio tutti i riti in modo lento con una respirazione profonda .

Migliorare la condizione fisica per migliorare la vita quotidiana.

Avere un corpo condizionato all'attività fisica permette a chiunque non solo di praticare qualunque sport con minore difficoltà, ma anche di gestire meglio la propria quotidianità.
Molti dei dolori che le persone avvertono nel corso della vita come lombalgie, mal di schiena in genere, dolori articolari a ginocchia e spalle, gambe pesanti, cervicalgie e fastidi al collo, rigidità e difficoltà nell'eseguire movimenti, senso di stanchezza e affanno al primo sforzo, sono tutti problemi causati dalla sedentarietà e dalla mancanza di attività fisica appropriata. Questa attività deve rinforzare muscoli ed articolazioni, migliorare coordinazione ed propriocezione, migliorare le capacità cardiocircolatorie, garantire una maggiore flessibilità  ed articolarità. Tutto ciò non è ottenibile dall'attività con macchinari fitness, ma si può ottenere solamente muovendo il corpo liberamente e muovendo attrezzi senza vincoli, in pratica allenandosi in modo funzionale.
L'allenamento funzionale non si limita a ridurre i fastidi vari che qualsiasi persona incontra nella vita, infatti i miglioramenti ottenibili in termini di condizione generale garantiscono una migliore gestione delle fatiche quotidiane cui la vita porta a dover fronteggiare. Riuscire ad eseguire meglio qualunque gesto o movimento, oppure qualunque tipo di lavoro manuale permette di vivere con minori difficoltà riducendo anche il senso di stanchezza. Gestire con facilità le situazioni permette di avere più energia da dedicare ad altro. Se pensiamo ad una persona che svolge un faticoso lavoro manuale, come un giardiniere, un muratore o un imbianchino, è facile intuire come una condizione fisica migliore permetta loro di eseguire più agevolmente la propria attività professionale. Ma anche persone con professioni più sedentarie nel momento in cui sono più allenate avvertiranno un senso di maggiore energia e minore stanchezza generale.
Bisogna inoltre tenere presente che una persona con una migliore condizione fisica acquista anche sicurezza psicologica nelle proprie capacità, migliorando così anche aspetti psichici e caratteriali della propria esistenza, diminuendo notevolmente ansia stress e problemi legati alla  insicurezza che condizionano la vita di tutti i giorni ,favorendo invece un senso di maggiore consapevolezza .

i cinque tibetani :quarto rito.

4
Posizione base
: seduti, gambe distese e leggermente divaricate, in linea con le anche ,tronco eretto e palmi appoggiati a terra dietro ai glutei.
Azione:espirare chiudendo il collo sul torace,insprare portare la testa all' indietro,senza bloccare la respirazione  piegare le ginocchia, sollevare il bacino e rovesciare indietro la testa (bocca aperta!), inspirando,spingere bene il bacino verso l'alto Tornare in posizione base espirando.

Imparare a percepire ed usare al meglio il proprio corpo

ciao sei pronto per una nuova lettura ? Bene oggi parliamo dei benefici della consapevolezza di conosciere il proprio corpo ,di sfruttare a pieno tutti i suoi movimenti  articolari .Conoscere il proprio corpo per usarlo al meglio, questo è un passaggio dell'allenamento funzionale. La pratica di movimenti complessi ed articolati sviluppa quelle capacità che permettono di controllare e gestire meglio il corpo. Coordinazione, equilibrio e propriocezione sono quelle componenti che è indispensabile migliorare per padroneggiare meglio i movimenti e tutto ciò viene ampiamente sviluppato nella pratica dell'allenamento funzionale.
Nel momento in cui si è in grado di controllare e gestire il corpo si è anche in grado di utilizzarlo al meglio per ottenere una prestazione migliore. In questo caso dietro alla parola prestazione è inteso non soltanto il raggiungimento di un migliore risultato durante una gara sportiva o durante l'esecuzione di un esercizio ginnico, ma è più in generale inteso qualunque gesto che si deve fronteggiare nella vita. Come già ribadito diverse volte questa è una grande differenza tra il funzionale e l'allenamento classico: gli esercizi svolti permettono di migliorare le capacità fisiche in qualunque situazione, cosa non ottenibile dall'utilizzo dei macchinari da palestra che non rispecchiano i gesti reali.
La pratica regolare di movimenti articolati e soprattutto la continua evoluzione di questi movimenti in gesti sempre più complessi o con carichi sempre più elevati, garantisce un costante miglioramento delle capacità di controllo del corpo e tutto ciò è uno dei punti su cui si sviluppa l'allenamento funzionale: generare costantemente variazioni nell'esecuzione degli esercizi e provare periodicamente ad eseguire nuovi movimenti sempre più sofisticati ed articolati, tutto ciò ponendo come centro del movimento il corpo che si muove liberamente nello spazio e deve mantenere postura ed equilibrio senza l'aiuto di nessun macchinario.

i cinque tibetani :terzo rito.

3
Posizione base: in ginocchio, mani appoggiate sui glutei, piedi con le dita flesse e in contatto con il suolo, testa appoggiata al mento,espellere  l'aria . 
Azione:aprire bene il torace  e le spalle inarcare all'indietro testa dolcemente tenere la lingua appoggiata al palato i denti non si toccano  . Inspirare quando si inarca ed espirare nel ritorno alla posizione base.
Aprire la bocca nell'inarcamento aiuta respirare e a distendere i muscoli anteriori del collo.

attrezzi non convenzionali

ciao a tutti e buona giornata di pioggia ,ideale per allenarsi ... oggi accenneremo sugli attrezzi usati nell'allenamento funzionale cosi detti Attrezzi non convenzionali,buona lettura.


Come già ribadito più volte gli attrezzi dell'allenamento funzionale si discostano considerevolmente dall'attrezzatura utilizzata nei centri fitness. Essi devono essere oggetti liberi di muoversi nello spazio, senza carrucole, camme di lavoro, guide ecc.

Questi attrezzi si possono definire non convenzionali, in quanto non sono ciò che generalmente ci si aspetta come strumento di allenamento.

Questi attrezzi non convenzionali presentano forme e dimensioni diverse proprio per diversificare l'allenamento e renderlo il più possibile simile alle movenze della vita reale. Pertanto gli attrezzi che verranno esaminati in questo testo non sono ingombranti macchinari sofisticati, ma semplici oggetti da afferrare e muovere in funzione della forza di gravità.

i cinque tibetani secondo rito

Ciao oggi parleremo del secondo dei cinque riti tibetani:

 Sdraiati  a pancia in su, le gambe seguono la linea delle tue anche .le braccia lungo i fianchi
inspira e alza la testa chiudendo il mento sul collo ,continuando ad inspirare solleva le gambe tese
verso l'alto contrai addominali e cosce ,spingi bene i talloni verso l'alto con le punte rivolte verso le ginocchia fermati un istante ,espira e abbassa le gambe appoggiale al pavimento ,poi appoggia la testa rilassa i muscoli un istante e poi riparti .Quando hai terminato le ripetizioni metti le mani con i palmi rivolti verso l'alto rilassati inspira ed espira profondamente ad occhi aperti fissando un punto su soffitto fai 5 cicli di inspirazione ed espirazione cerca di svuotare tutta l'aria quando espiri  .

allenamento funzionale

ciao a tutti e buona giornata ,continuiamo a parlare oggi di allenamento funzionale con la seconda parte dell'articolo sui principi della sua essenza buona lettura.
Il ROM rappresenta il grado di escursione che si utilizza nell'esecuzione di un esercizio. Le articolazioni sono i giunti tra due capi ossei che quando si muovono nell'esecuzione di un esercizio disegnano un certo angolo che è definito appunto range of movement (arco del movimento).

L'allenamento funzionale si attua eseguendo le escursioni massime di movimento, in quanto per condizionare globalmente il corpo è importante allenarlo con movimenti ampi in modo che sia allenato su tutti i possibili angoli di lavoro.

Varietà di stimoli
Per condizionare globalmente il corpo è necessario utilizzare una grande varietà di stimoli diversi. Il corpo risponde ad uno stimolo riadattandosi in modo che se si ripresenterà nuovamente lo stesso stimolo sarà in grado di rispondere ad esso in modo migliore. Di conseguenza per creare miglioramenti su tutti gli aspetti fisici è necessario sottoporre il corpo a numerosi stimoli.

Fermo restando che esistono degli esercizi considerati basilari, che verranno approfonditi in seguito, indispensabili per ottenere un miglioramento globale del corpo, esistono numerosi altri esercizi specifici utilizzati per diversificare l'allenamento ed eventualmente adattarlo a particolari esigenze.

Un'altra caratteristica che contraddistingue l'allenamento funzionale è infatti la possibilità di utilizzare molteplici varianti in ogni allenamento per preparare l'atleta a poter fronteggiare qualunque tipo di situazione.

La varietà degli stimoli si realizza in diversi modi:

esercizi proposti
attrezzi da utilizzare
variazioni nelle tecniche di esecuzione
carico negli esercizi
ripetizioni o tempi di lavoro
numero di serie
tempi di recupero tra le serie
ordine degli esercizi
possibili combinazioni degli esercizi.Tutti questi fattori contribuiscono a rendere vario e funzionale l'allenamento.

I CINQUE TIBETANI PRIMO RITO.

ciao a tutti,

vediamo ora l'esecuzione del primo rito dei cinque tibetani:

Posizionati con le gambe larghezza spalle
apri le braccia la mano sinistra col palmo rivolto verso  l'alto prendi cosi l'energia del cielo , la mano destra col palmo verso il basso prendi cosi l'energia della terra
fissa lo sguardo su un punto avanti a te mantieni una respirazione fluida e respira col naso
inizia ora a ruotare in senso orario ,da sinistra a destra ,parti con 3 o 5 ripetizioni ,quando ti fermi unisci le mani davanti al petto e inspirando ed espirando col naso fissa i pollici  e avvicinali al viso,continua a respirare profondamente fino a che non passa il senso di stordimento.


Istruttore Sebastiano Zappia

Pratico da 30 anni varie discipline tra cui :

- Boxe Giapponese (Nippon Kempo 3 Dan)

- Jujitzu (Difesa da strada 5 Dan )

- Preparazione atletica (Personal trainer)

- Ginnastica Yoga (istruttore certificato Yoga Alliance)


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Bene lascia che ti spieghi brevemente come è strutturato questo programma :

E' fondato su tre principi fondamentali:

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- Sicurezza mentale .

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