in che modo ti approcci alla preparazione ?Che sia per combattimento o miglioramento fisico?
È fondamentale seguire il principio della progressione graduale. L'errore spesso risiede nei rapidi incrementi del volume e dell'intensità. È interessante notare, però, che frequentemente questo non è l'errore dell'allenatore, bensì dell'atleta stesso che, altamente motivato e impaziente di raggiungere la migliore forma fisica, può tendere a volte ad incrementare in maniera irrazionale i carichi di allenamento. Chi gareggia, infatti, ha come obbiettivo il perseguimento del risultato, il diventare più forte per vincere le competizioni. Questo stato si associa ad un modo di comportarsi che spesso porta a non considerare i propri limiti. È qui che si deve intervenire fermando l'atleta o riducendo l'allenamento. Il rischio è altrimenti quello di ritrovarsi in stati di stanchezza e fatica, che a loro volta possono sfociare in lesioni croniche o nella sindrome da sovrallenamento (overtraining o overarreaching).