Virabaddrasana (posizione del guerriero)

Virabaddrasana (posizione del guerriero)

Aiuta a ritrovare equilibrio e stabilità, consente l’apertura toracica e dà tono muscolare alle gambe e alle braccia.
  1. Divaricare le gambe.
  2. Sollevare le braccia all’altezza delle spalle con i palmi delle mani rivolti verso il basso.
  3. Ruotare il piede destro di 90°.
  4. Ruotare il piede sinistro di 45°.
  5. Ruotare il busto verso la gamba destra.
  6. Sollevare i palmi delle mani verso l’alto.
  7. Portare le braccia sopra la testa unendo le mani e cercando l’allungamento.
  8. Inspirare ed espirando piegare il ginocchio destro per formare un angolo di 90°, la coscia destra è parallela al suolo, le piante dei piedi aderenti al terreno.
  9. Inspirando ruotare la testa indietro e fissare le mani.
  10. Mantenere la postura dai 5 ai 10 respiri concentrandosi sulla respirazione toracica.
  11. Per sciogliere la postura: riportare la testa al centro, riportare le braccia all’altezza delle spalle, distendere la gamba destra e ritornare al centro con il busto, rilassare le braccia lungo i fianchi e rilassare le gambe.
  12. Ripetere la posizione sull’altro lato

HATHA YOGA

L'Hatha Yoga viene definito anche lo yoga o disciplina del corpo e rappresenta una forma a se stante che ritroviamo descritta nei testi classici come GERANDA SAMHITA, SHIVA SAMHITA, HATHA YOGA PRADIPIKA. 
Comunemente si considera l'Hatha Yoga alla stregua di una ginnastica con posizioni più o meno impegnative in grado di procurare ben documentati benefici. Ma leggendo con attenzione i testi sopra citati ci si rende conto che non mirano solo alla salute del corpo, ma anche a renderlo uno strumento perfetto per il viaggio che avviene all'interno di noi stessi e che conduce alla realizzazione del sè.
Secondo la filosofia del SAMKHIA, il principio creativo assoluto ad un certo punto si divide in due forze ben distinte e separate, una con una carica positiva e una con una carica negativa. Nella fisica queste due forze sono identificate come protone e elettrone le particelle elementari delle materia. L'interazione di queste due energie da inizio al gioco della creazione: l'intera realtà prende forma per mezzo di una pulsione che intercorre senza sosta da un polo all'altro e che si manifesta sotto forma di vibrazione, movimento. Queste due energie sono in continua e costante vibrazione: si attraggono e si respingono creando un dinamismo che modifica la materia in un moto senza fine. Nella fisica l'equilibrio di queste due forze è rappresentato dal neutrone, nello yoga l'unione di queste due forze HA e THA è l'energia kundalini. HA significa sole, polo positivo e THA significa luna, polo negativo, che agiscono nell'universo come pure all'interno di ogni individuo. Lo scopo dell'hatha yoga è quello di portare in equilibrio queste due forze che agiscono incessantemente a livello fisico, mentale e spirituale. L'hatha yoga è una via di realizzazione che si sviluppa partendo dalla conoscenza e dalla padronanza del corpo e delle energie vitali. Ha effetti molto profondi sulla salute del corpo e sulla possibilità di equilibrare il sistema nervoso ed è per questo che risulta utile nella ricerca di una vera e profonda serenità della mente. La pratica regolare delle posizioni anche per solo 15 minuti al giorno conferisce una salute robusta e vigorosa. Gli strumenti dell'hatha yoga sono le asana, o posture del corpo, e il pranayama che comprende una grande varietà di respirazioni ritmate. Qui vengono incluse altre tecniche quali le mudra e i bandha che stimolano i vari plessi nervosi e il sistema endocrino e gli organi. Queste pratiche permettono do ottenere il controllo volontario sulla forza vitale - IL PRANA- e di convogliarla verso una progressiva evoluzione del Sè. L'azione di questi esercizi è molto potente e produce una vera rigenerazione cellulare che coinvolge l'intero organismo.

HATHA YOGA

Lo Yoga favorisce la crescita globale e cosciente attraverso il corpo e la percezione della respirazione: il tutto sotto il filo conduttore del rilassamento, per cercare di armonizzare lo stato fisico, respiratorio e mentale, così da creare uno spazio interiore di ascolto e comprensione, che è la meditazione.
L'Hatha Yoga lavora prevalentemente sulla postura, allenando i gruppi muscolari principali e i grandi gruppi articolari. È un valido aiuto per rigidità muscolare e articolare e per le problematiche respiratorie, contribuisce a curare i disturbi metabolici e lo stress, migliora la concentrazione e rende più sicuri.

Parsvottanasana

Benefici:
- Corregge le spalle rotonde e cascanti.
- Toglie rigdiita' ai muscoli delle gambe e delle anche.
- Rende elastiche le articolazioni dei fianchi e la colonna vertebrale.

- Allunga i  glutei , bicipiti femorali e polpacci. 
- Riduce i dolori mestruali.
- Dona tranquillità e rilassa i nervi.
- Tonifica fegato e milza.
- Facilita la digestione.
- Gli organi addominali vengono contratti e tonificati.

Passi:

  1. Dalla posizione Tadasana con un saltello divaricare le gambe fino a 90 cm. Le braccia dalla posizione orizzontale all'altezza delle spalle, si piegano fino a poggiare le mani sui fianchi. I piedi sono paralleli.Se si è molto sciolti si possono unire i palmi dietro la schiena all'altezza dalle scapole con le dite rivolte verso la testa.Se trovate difficoltà  divaricare maggiormente le gambe fino ad oltre 1 m.


  2. La caviglia e il piede destro girano un po' a sinistra, poggiando bene la pianta a terra.
    Il piede sinistro gira a sinistra di 90° rispetto alla posizione originaria.
    Tutto il bacino si mette in tensione per raggiungere la posizione ortogonale rispetto al piede. Il Bacino, il corpo, il volto sono rivolti al piede sinistro.


  3. Provare tutte le tensioni e trovare la posizione giusta, poi piegare il corpo in avanti verso la gamba destra tesa, e poggiare le mani una a sinistra e una a destra del piede sinistro.


  4. Mantenere la spina dorsale in linea. Il collo deve essere dritto. Il capo non abbassato, ma parallelo alla terra. Mantenere la postura. Poi portare le mane ai fianchi e tornare alla posizione iniziale per ripetere la sequenza dall'altro lato.
  5. Mantenere la respirazione rilassata e profonda inspirare e espirare col naso.

Shalabasana

Shalabasana: la posizione 

Ci sono molti modi e variazioni per poter eseguire correttamente questa posizione. Esiste una posizione di facile esecuzione e in particolare una di cui andremo a spiegare i passaggi principali e altre più complesse che necessitano di una maggiore esperienza. Nella posizione più semplice, quella con meno difficoltà di esecuzione, la partenza è a terra con la pancia poggiata sul pavimento e la testa e il torace, vengono alzate contemporaneamente alle gambe. Si parte quindi con la pancia poggiata a terra e gambe e braccia tese con i palmi delle mani rivolti verso l’alto. Espirando si alzano lentamente la testa, le spalle, il busto, le braccia e le gambe. Parte dell’addome e specialmente quella inferiore, rimane appoggiata al pavimento e sostiene tutto il peso del corpo. Nella corretta posizione i glutei sono contratti e le gambe sono unite e distese. Cercare di mantenere il torace ben aperto avvicinando il più possibile le scapole tra di loro, mentre il collo resta disteso. Gli occhi guardano in avanti e un po’ in alto. Shalabasana si deve mantenere il più possibile, non c’è una durata precisa per questa posizione e mentre la si esegue si deve respirare normalmente. Dopodichè per sciogliere la posizione, espirare e ritornare alla posizione di partenza. Attendere qualche minuto prima di alzarsi cercando di rilassarsi. Se si è più allenati si può anche eseguire la posizione della locusta tenendo la parte alta del corpo e cioè testa e busto, appoggiata a terra, mentre si alzano solamente le gambe e il bacino. I punti di appoggio che sostengono il peso del corpo sono sono braccia e polsi, le spalle, il busto e il mento.


Salabhâsana: i benefici della posizione della locusta
Salabhâsana è una postura yoga che, se eseguita regolarmente, è in grado di portare giovamento ad addome, schiena, gambe, glutei e anche a braccia e spalle, rinforzando e tonificando i muscoli interessati. Rende più elastica e flessibile la colonna vertebrale, combattendo eventuali dolori alla schiena. Inoltre il massaggio che provoca su alcuni organi, aiuta a migliorare la digestione e anche l’intestino ne giova, contribuendo a una minore incidenza di problemi intestinali. Questa posizione come quasi tutte le posizioni yoga, permette di migliorare anche la circolazione sanguigna. Bisogna anche dire che nonostante gli effetti benefici, questa posizione possiede delle controindicazioni: non deve essere infatti eseguita da chi ha gravi problemi o patologie che interessano la schiena. Inoltre Salabhâsana deve essere interrotta se si sente dolore cervicale. La seconda posizione, quella più complessa, invece fa defluire molto sangue al collo e alla testa, e per questo motivo è controindicata a persone che soffrono di malattie cardiache, pressione alta e ipertensione.

MATSYASANA –MUDRA DEL PESCE

MATSYASANA –MUDRA DEL PESCE

Sdraiati sulla schiena allungando le gambe e tenendo i piedi uniti. Metti le tue mani con i palmi in giù sotto il bacino. Inspira e inarca la tua schiena sollevando il collo e il torace con l’aiuto degli avambracci e cerca di mantenere la sommità della testa (la parte alta e piatta) sul pavimento.

Cerca di muovere la testa ulteriormente indietro verso le spalle. Sentirai un allungamento del collo. Mantieni le gambe e il torso inferiore rilassati.

Rimani in questa posizione per 30 - 60 secondi respirando normalmente. Con l’aiuto delle tue mani sotto il bacino, alza e riporta il collo alla posizione iniziale; resta
 con la schiena sul pavimento.
Pratica questo mudra 2 volte. Se necessario mettetti un cuscino sottile sotto la tua testa.

BENEFICI: Questa posa, grazie all’allungamento del collo, ringiovanisce la tiroide e le ghiandole paratiroidali. Tutti i nervi e i tessuti legati ad esso si rafforzano. Il torace si espande
e aumenta la forza dei polmoni, ed anche della trachea.



Sarvângâsana - la candela

SARVANGASANA – POSA DELLA CANDELA

Sdraiatevi sulla schiena, con le gambe allungate in linea con le spalle. 
Potete anche appoggiare le sole spalle su una coperta alta al massimo 7.5cm ( 3 pollici di altezza). La testa si dovrà trovare fuori dalla coperta piegata.

Piegate adesso le ginocchia e mentre inspirate alzate lentamente le gambe mettendole in verticale con il pavimento, con le mani che sostengono la schiena, per dare massimo sollievo e sostegno. Il mento dovrà toccare la fossa della gola.

Restate fermi in questa posizione per 2 o 5 minuti respirando normalmente.

Tornando giù, piegate le ginocchia e gradualmente tornate nella posizione di partenza.

BENEFICI: Questo mudra rinvigorisce la tiroide, la paratiroide, le ghiandole salivari e le tonsille.
 

Istruttore Sebastiano Zappia

Pratico da 30 anni varie discipline tra cui :

- Boxe Giapponese (Nippon Kempo 3 Dan)

- Jujitzu (Difesa da strada 5 Dan )

- Preparazione atletica (Personal trainer)

- Ginnastica Yoga (istruttore certificato Yoga Alliance)


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