Bikram yoga, i benefici degli esercizi da fare in casa

CIAO a tutti ,siete pronti per calmare la mente e allungare il vostro corpo ?

Anche definito yoga "caldo", perché praticato in ambienti molto riscaldati, il Bikram yoga è estremamente benefico per il corpo, a cui regala flessuosità e forza. Vediamo qualche esercizio

Non a caso proprio questa disciplina è particolarmente indicata proprio per chi, oltre a volersi mantenere in forma, voglia ancherilassare la mente. A proposito di yoga, dato che ne esistono diverse varianti (in acqua, della risata, nudi eccetera), vi facciamo conoscere una delle più in voga attualmente, il Bikram yoga o yoga “caldo“. Si tratta di una serie di esercizi classici delloAsana yoga, ma da praticare a una temperatura ambiente molto elevata, ovvero intorno ai 40°.
Se vi sembra improponibile l’idea di praticare uno sport come fosse una sauna, allora continuate a leggere perché potreste invece scoprire che la cosa vi interessa. Perché fare esercizio circondati dal calore? Perché in questo modo i muscoli si rilassano ed è possibile effettuare esercizi di stretching più intensi, si evita di surriscaldarsi (ovvero si mantiene la temperatura corporea ottimale) e si stimola l’apparato cardiovascolare. Inoltre, il Bikram yoga consente di aumentare la propriaenergia corporea e di disintossicarsi contemporaneamente, tanto che alla fine di ogni sessione di allenamento in palestra (90 minuti), ci si sente in perfetta forma.
Ma il bikram Yoga si può praticare anche in casa propria, sarà sufficiente ricreare le condizioni termiche ottimali, ovvero regolare il termostato dei caloriferi in modo che raggiunga i 40°.

Raccomandazioni per ridurre le lesioni da traumi diretti

Ciao a tutti :
in che modo ti approcci alla preparazione ?Che sia per combattimento o miglioramento fisico?

È fondamentale seguire il principio della progressione graduale. L'errore spesso risiede nei rapidi incrementi del volume e dell'intensità. È interessante notare, però, che frequentemente questo non è l'errore dell'allenatore, bensì dell'atleta stesso che, altamente motivato e impaziente di raggiungere la migliore forma fisica, può tendere a volte ad incrementare in maniera irrazionale i carichi di allenamento. Chi gareggia, infatti, ha come obbiettivo il perseguimento del risultato, il diventare più forte per vincere le competizioni. Questo stato si associa ad un modo di comportarsi che spesso porta a non considerare i propri limiti. È qui che si deve intervenire fermando l'atleta o riducendo l'allenamento. Il rischio è altrimenti quello di ritrovarsi in stati di stanchezza e fatica, che a loro volta possono sfociare in lesioni croniche o nella sindrome da sovrallenamento (overtraining o overarreaching).

Raggiungimento dello stato di affaticamento

Ciao e buona giornata ,quanto ti affatichi quando ti alleni? Arrivi ad esaurire tutte le tue energie ?
L'affaticamento è quel livello di fatica che non consente più lo svolgimento di quel determinato esercizio. Questo stato è raggiungibile solamente se l'atleta utilizza tutte le proprie risorse fisiche nell'esecuzione di ogni esercizio proposto, o meglio esegue l'esercizio fino a quando il corpo non è più in grado di proseguire.
Raggiungere questo stato è fondamentale per innescare i processi di supercompensazione, in quanto in questa condizione il corpo vede perturbare la propria omeostasi e di conseguenza riconosce questa condizione come necessità di sviluppare modificazioni di carattere biochimico che permettono di riuscire a rispondere in maniera migliore allo stimolo stesso nel caso si ripresenti in una occasione successiva.

Pianificazione a lungo termine

Ciao a tutti, domanda:

 in che modo programmi il tuo allenamento ?
Come organizzi  le tue sessioni di esercizi ?
In che modo pensi di migliorare?


L'allenamento oltre a presentare incrementi di carico deve essere strutturato nel tempo in modo da affrontare il condizionamento attraverso una serie di passaggi.
Ciò significa che è necessario utilizzare diversi protocolli di lavoro che affrontano tematiche diverse del condizionamento fisico. Per ottenere un miglioramento globale delle capacità fisiche, obiettivo che si prefigge l'allenamento funzionale, non è possibile pensare di fare tutto contemporaneamente, ma bisogna pianificare il lavoro nel tempo, strutturando un percorso che periodicamente impone il cambiamento degli obiettivi da raggiungere e degli esercizi da svolgere. Modificando così il lavoro è possibile anche impedire ogni forma di adattamento e progredire più rapidamente.

Progressione temporale del lavoro

Ciao a tutti in che modo ti alleni ? Segui un programma ? qual'è il tuo obbiettivo ?
Per ottenere un continuo miglioramento delle capacità fisiche è indispensabile creare una progressione dello stimolo nel tempo. La progressione è ottenibile soltanto con l'incremento dei carichi o della durata o ripetizioni degli esercizi. Per questa ragione l'allenamento deve cambiare nel tempo e deve incrementare l'impegno del praticante per garantire un costante miglioramento impedendo così di raggiungere fasi di adattamento.

Progressione temporale del lavoro

Ciao a tutti ,come vi allenate ?  Fate sempre le stesse cose ?
Per ottenere un continuo miglioramento delle capacità fisiche è indispensabile creare una progressione dello stimolo nel tempo. La progressione è ottenibile soltanto con l'incremento dei carichi o della durata o ripetizioni degli esercizi. Per questa ragione l'allenamento deve cambiare nel tempo e deve incrementare l'impegno del praticante per garantire un costante miglioramento impedendo così di raggiungere fasi di adattamento.

Rapporto ottimale attività / recupero

È ormai noto a tutti che il corpo produce la supercompensazione durante le fasi di riposo e non durante l'allenamento, pertanto è importante che vi sia il giusto equilibrio tra queste componenti.
L'allenamento funzionale prevede esercizi complessi ed un lavoro decisamente completo di tutto il corpo, per questa ragione è particolarmente importante non esagerare con gli allenamenti. Ciò significa che 2 o 3 allenamenti settimanali sono le reali necessità di lavoro di chi si approccia a questo metodo di allenamento. Una frequenza di allenamento maggiore potrebbe essere adatta a persone particolarmente dotate geneticamente o comunque a persone che non hanno altri impegni nell'arco della giornata. Anche in questo caso è importante sottolineare come le attività extrasportive possono incidere sulle reali capacità di allenarsi di una persona e devono perciò essere tenuto in considerazione per creare questo rapporto ottimale attività / recupero.

Istruttore Sebastiano Zappia

Pratico da 30 anni varie discipline tra cui :

- Boxe Giapponese (Nippon Kempo 3 Dan)

- Jujitzu (Difesa da strada 5 Dan )

- Preparazione atletica (Personal trainer)

- Ginnastica Yoga (istruttore certificato Yoga Alliance)


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Ho deciso di strutturare un programma per te:
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Bene lascia che ti spieghi brevemente come è strutturato questo programma :

E' fondato su tre principi fondamentali:

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